Silvio Magrini

Silvio Magrini nasce a Ferrara l’8 gennaio 1881, da Mosè e Fausta Artom. Si laurea in Fisica a Bologna nel 1905 e dal 1913 è libero docente presso lo stesso ateneo. Sposa Albertina Bassani e vive con lei nella casa di via Borgo dei Leoni. Con l’entrata in guerra dell’Italia nel primo conflitto mondiale, Magrini si arruola come volontario con l’intenzione di lottare per quegli ideali che avevano dato la libertà agli ebrei italiani.

Silvio Magrini ricopre il ruolo di presidente della comunità ebraica di Ferrara e di questa e dei suoi ebrei ci lascia una storia dalle origini fino all’agosto del 1943, con la presa del potere da parte del Generale Badoglio. Nel 1943 viene catturato dai fascisti e consegnato alle SS tedesche. Transitato dal campo di Fossoli, deportato ad Auschwitz, è morto presumibilmente il 26 febbraio 1944.

La sua storia degli ebrei di Ferrara ci è nota grazie alla sua famiglia, nel corso di un trasloco interno di casa Magrini sono state trovate le tre cartelle in cartone che contenevano i fogli dattiloscritti e le numerose annotazioni dell’opera. Grazie al lavoro del nipote, l’Ingegner Andrea Pesaro, il testo è stato dato alle stampe e la storia degli ebrei di Ferrara di Silvio Magrini è tornata a vivere.

Silvio Magrini, Storia degli ebrei di Ferrara, dalle origini al 1943, proprietà di Andrea Pesaro.